Nel corso degli ultimi mesi, sono state emesse alcune sentenze rilevanti in materia di lavoro, che hanno introdotto importanti chiarimenti e interpretazioni giurisprudenziali.
Cass., Sez. Lavoro, 15 maggio 2024, n. 13457: Legittimità del licenziamento e giusta causa Secondo questa sentenza, per ottenere la cassazione di una sentenza impugnata sotto il profilo del vizio di sussunzione, non è sufficiente invocare una diversa combinazione dei parametri considerati dal giudice di merito. È necessario dimostrare che la combinazione dei dati fattuali (gravità dei fatti, portata oggettiva e soggettiva, circostanze, intensità dell’elemento intenzionale) non rientra nella nozione legale di giusta causa di licenziamento.
Licenziamento illegittimo per attività durante la malattia Un’altra sentenza significativa è quella della Cassazione con l’ordinanza n. 23747/24. È stato stabilito che un licenziamento è illegittimo se il lavoratore in malattia svolge attività che non pregiudicano il suo rientro in azienda. In questo caso, era onere del datore di lavoro dimostrare che l'attività svolta dal dipendente poteva compromettere la sua piena guarigione.
Fruizione del riposo domenicale Con l’ordinanza n. 14904/2024, la Corte di Cassazione ha ribadito che, per i lavoratori che prestano servizio la domenica, il datore di lavoro non può imporre il riposo compensativo nei giorni di festività infrasettimanali. Le disposizioni in materia impediscono, infatti, che la fruizione del riposo possa essere imposta nei giorni in cui i lavoratori hanno il diritto di astenersi dalle prestazioni.
Orario di lavoro e percorso tornello-postazione Infine, con l’ordinanza n. 14818 del 28 maggio 2024, è stato stabilito che il tempo impiegato dal lavoratore per raggiungere la propria postazione dal tornello va considerato come orario di lavoro. Questo principio è valido sia per l’ingresso che per l’uscita, e ribadisce l’illegittimità dei regolamenti aziendali che escludono tale periodo dall’orario di lavoro.