Le recenti normative hanno introdotto disposizioni specifiche riguardanti i lavoratori pubblici che svolgono attività sportive, in particolare per coloro che desiderano partecipare come volontari all’interno di società e associazioni sportive.
Quali sono i nuovi requisiti per i lavoratori pubblici? I lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche possono prestare la loro attività come volontari nelle società e associazioni sportive dilettantistiche, Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, associazioni benemerite ed Enti di Promozione Sportiva, anche paralimpici. Tuttavia, tale attività deve essere svolta al di fuori dell’orario di lavoro e previa comunicazione all’amministrazione di appartenenza.
Quando è necessaria l'autorizzazione? Nel caso in cui l’attività sportiva svolta dal lavoratore pubblico rientri nell’ambito del lavoro sportivo e preveda un corrispettivo superiore a 5.000 euro annui, sarà necessaria un’autorizzazione da parte dell’amministrazione di appartenenza. Questa autorizzazione deve essere concessa o rigettata entro 30 giorni dalla richiesta, sulla base di parametri definiti dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e dall’Autorità politica delegata in materia di sport.
Esenzioni e particolarità Il regolamento prevede alcune esenzioni per il personale dei Gruppi sportivi militari e dei Corpi civili dello Stato, oltre che per atleti, quadri tecnici, arbitri/giudici e dirigenti sportivi appartenenti alle Forze Armate e Corpi Armati, che possono essere autorizzati dalle loro amministrazioni in specifici casi.
Queste disposizioni mirano a regolamentare in modo chiaro e trasparente il coinvolgimento dei lavoratori pubblici nelle attività sportive, evitando possibili conflitti di interesse e garantendo il rispetto dei loro obblighi di servizio.